Medici, la sicurezza è una priorità
Jesi, infermiere aggredito: il Presidente dell’Ordine dei Medici di Ancona Fulvio Borromei, di fronte all’ennesimo atto di violenza ai danni del personale sanitario, torna sul tema della sicurezza. “Occorre tutelare i professionisti, per tutelare la salute dei cittadini”.
“La violenza nei confronti di uomini e donne che quotidianamente svolgono il loro lavoro per garantire un servizio vitale ai cittadini è un danno all’intera comunità, la prima ad avere bisogno di medici che possano fare il proprio dovere in sicurezza e senza timori per la propria incolumità. Se vengono meno le condizioni necessarie all’esercizio della professione rischiamo di registrare un sempre più diffuso scoraggiamento tra i nostri camici bianchi. E di questa situazione potrebbero essere i cittadini i primi a pagarne le conseguenze” così Fulvio Borromei, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ancona, interviene sulla violenta aggressione di ieri ai danni dell’infermiere Francesco Cardinaletti, in servizio al Pronto Soccorso di Jesi. “La cronaca ci riporta sempre più spesso episodi come questo” prosegue Borromei “ed oltre ad esprimere tutta la nostra vicinanza alle vittime di questi atti incresciosi, non possiamo non denunciare il problema della sicurezza legata all’esercizio della professione medica e non solo”.
La vicenda di Jesi infatti non è certo un caso isolato. Lo scorso aprile ad Ancona vittima di un simile atto di violenza era stata una dottoressa, aggredita in via Tiraboschi; pochi giorni dopo a Chiaravalle è toccato ad un altro medico colpito da un paziente ubriaco. “I colleghi feriti non si sono sottratti al loro dovere ed hanno onorato tutta la classe medica che, assieme al resto del personale sanitario, costantemente si espongono ad una serie di rischi professionali tra i quali purtroppo annoveriamo sempre più spesso anche atti di violenza ingiustificata come quelli in oggetto. Tutto ciò è lesivo della dignità della professione, oltre ad essere un ostacolo alla tutela della salute di tutti i cittadini, in particolare per quanto riguarda il soccorso d’emergenza”. Borromei sottolinea infatti come l’attività dei medici, specialmente quelli di Guardia o di Pronto Soccorso, sia una risorsa indispensabile a garantire la tempestività di determinati interventi.
“Invitiamo tutti, cittadini e istituzioni, alla riflessione. La tutela morale e fisica della nostra professione è infatti un presupposto irrinunciabile per un sistema sanitario vero, democratico ed efficiente” conclude Borromei.