La sesta edizione delle Convegno Nazionale sulle Cure Palliative prende in esame la condizione delle persone ultraottantenni, tra le più esposte, per motivi, fisici, psicologici e sociali, alla malattia terminale.

Affrontare e sostenere la fragilità, di chi, nella società, è ancora più fragile ed esposto alla malattia: il grande anziano. Segue questo particolare indirizzo la sesta edizione del Convegno Nazionale sulle Cure Palliative, previsto il prossimo 8 giugno al SeeBay di Portonovo e come di consuetudine promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Ancona. “Nostro obiettivo – spiega il presidente dei medici dorici Fulvio Borromei presentando l’incontro dal titolo “Il cammino del prendersi cura” – come anche nei precedenti appuntamenti, è quello di consolidare, insieme alla Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, un percorso condiviso con cittadini e professionisti della sanità sul valore della palliazione, attraverso cui cercare di garantire al malato, terminale o cronico, una esistenza di qualità”. Quest’anno l’attenzione, pur senza dimenticare altri temi e fasce di popolazione, è stata concentrata sulla figura grande anziano, l’ultra ottantenne. “Nel mondo della fragilità sono questi i soggetti più bisognosi di assistenza e di cura di fronte alla malattia terminale, per il decadimento fisico legato alla vecchiaia, per la fragilità psicologica dovuta alla consapevolezza dell’abbandono delle proprie forze e per l’isolamento sociale cui, in molti casi, è costretto a vivere. Vogliamo riaprire la riflessione sul prendersi cura nei confronti del grande anziano soprattutto nei luoghi dove esso vive, quindi a domicilio, nelle residenze, negli hospice, questo anche alla luce di uno dei più significativi documenti prodotti recentemente in materia, durante la conferenza di Roma dell’Associazione Aprire”. Il Convegno prenderà in esame comunque anche altri diversi aspetti legati alle cura palliative, tra cui gli hospice pediatrici, le esperienze delle medicina generale e degli infermieri nelle cure palliative domiciliari, mentre la chiusura  della Giornata spetta al focus sull’esperienza dell’Hospice “ll Tulipano” all’ospedale Niguarda Ca’ Grande di Milano.