In tempo di Covid cosa e come cambia la palliazione
Si terrà in modalità on line l’ottavo convegno nazionale delle cure palliative che anche questa volta tornerà a riflettere sulla palliazione partendo dal contesto condizionato dal Covid.
La pandemia non è ancora terminata ma questo evento globale, che ha sconvolto il mondo, può servire alle categorie ed in particolare a quella dei medici per porsi davanti allo specchio e vedere se e come la loro professione sia mutata, con quale nuovo modus operandi è necessario fare ora i patti. Si svolge ripercorrendo l’avventura umana ed insieme professionale sotto il covid l’ottavo convegno nazionale delle cure palliative che rappresenta ormai un punto di riferimento per tutte le realtà impegnate a sviluppare e far crescere questo comparto della medicina. IL Convegno, che si svolgerà sabato 12 giugno in modalità on line e che come da tradizione é promosso dall’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Ancona, ha per titolo “Prendersi cura nell’area del Covid 19. Quale approccio, quale comunicazione e quale presenza”, vuole porre l’accento e l’attenzione sia sulla figura del medico e sulla patologia: pertanto l’obiettivo sarà quello di capire che cosa è successo durante la pandemia da Covid e come sono cambiate le cure palliative, quale evoluzione hanno conosciuto. In definitiva, spiega il Presidente dell’Omceo Dorico Fulvio Borromei, “vogliamo capire ciò che abbiamo imparato a contatto con questa patologia per certi versi devastante e con lo stato d’emergenza”. I medici sono stati presenti sino all’ultimo sforzo da compiere sia nei reparti Covid che in quelli non covid senza abbandonare il fronte della palliazione e accettando ulteriori montagne di lavoro e di responsabilità. “Vogliamo capire – conclude Borromei – se e come il medico abbia rimodulato la sua attenzione e la sua presenza accanto a chi necessitavo di queste cure. Non dobbiamo mai derogare in nessuna circostanza al nostro impegno verso i pazienti pena la grave perdite della propria identità con riflessi negativi sulla categoria Anche e soprattutto di fronte all’emergenza – spiega il Presidente di Omceo Ancona Fulvio Borromei – è stato ed è fondamentale riaffermare il sistema della presa in cura del paziente, sistema inteso come momento di incontro tra il medico, la persona fragile e la sua famiglia”.