Giornata del medico 2023, Corriere Adriatico, 17/12/2023: L’appello dei medici: “Dialogo per fermare la fuga”

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Il presidente Borromei: “Investire in risorse economiche e umane”

LA CERIMONIA – “Promuovere la sanità pubblica investendo in termini di risorse economiche e umane, attraverso la formazione”. È l’appello chiaro e forte che il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Ancona, Fulvio Borromei, ha rivolto alle istituzioni in occasione della Giornata del Medico, appuntamento di fine anno che ha visto la premiazione dei medici a 40 (novità di questo 2023), 50 e 60 anni dalla laurea, il riconoscimento di quelli particolarmente meritevoli e il Giuramento di Ippocrate da parte dei giovani laureati nel secondo semestre 2023.

La giornata

La cerimonia si è svolta ieri mattina al Ridotto del Teatro delle Muse a pochi giorni dai 125 anni dalla data di fondazione dell’Ordine dei Medici di Ancona. “La valenza di questa giornata è anche politica – ha tenuto a sottolineare Borromei – Si vuole evidenziare la necessità di cambiare il metodo di approccio a quelle che sono problematiche ormai strutturali del Sistema Sanitario. Viste le difficoltà oggettive, legate sia alla carenza generale di medici sia a quella in branche specialistiche vitali per il sistema, è necessario studiare un nuovo paradigma”.

Cosa che è possibile fare, secondo Borromei, soltanto passando per il confronto con chi ogni giorno sta in trincea. “Se tanti medici stanno abbandonando il servizio pubblico, non è perché vogliono andare guadagnare di più, ma perché lì non trovano le condizioni per lavorare serenamente. È perciò necessario che nello sviluppare questo nuovo paradigma i politici ascoltino i professionisti impegnati sul territorio”. Di qui l’idea della creazione di un tavolo permanente, sia a livello nazionale che regionale, cui possano partecipare le rappresentanze dei medici. “Occorre dare stabilità e continuità, vale a dire non fermarsi agli incontri organizzati quando arrivano le scadenze istituzionali o contrattuali, ma creare appunto un tavolo portato ad affrontare ogni questione legata alla salute. Per costruire un nuovo modello, serve curare anche il vecchio, ovvero ripristinare situazioni ottimali del passato che sono andate via via deteriorandosi a causa del razionamento negli investimenti e nella formazione. Senza questo passaggio costruiremmo un sistema sì nuovo, ma che non avrebbe le basi per reggersi”.

All’incontro era presente anche il presidente del Consiglio Comunale Simone Pizzi, che ha portato i saluti del Sindaco e si è detto “sorpreso e amareggiato davanti ad una modalità di analisi della realtà sanitaria e di relazione con l’altro che molte volte si esaurisce in una sorta di perenne, estenuante e sterile scontro tra Guelfi e Ghibellini. Al contrario, la relazione e il dialogo attento, profondo e rispettoso non solo sono necessari, ma nei fatti si sono dimostrati estremamente fecondi”. Da parte sua il preside della facoltà di Medicina dell’Università Politecnica delle Marche, Mauro Silvestrini, ha messo in evidenza la crescita del numero di immatricolati e l’impossibilità di offrire corsi adeguati senza l’aiuto dei colleghi medici.

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